Empatia & condivisione
Se si vuole imparare cogliendo informazioni non c'è modo migliore nell'ascoltare qualcuno che vuole condividere delle informazioni.
Ma perché si dovrebbero condividere le informazioni?
Perché la comunicazione esiste ed avviene comunque!
Quindi dato che dobbiamo comunicare tanto vale gestire il linguaggio e definire la direzione dell'informazione.
Questo meccanismo intrinsecamente innesca:
1) un' indagine su quello che si vuole comunicare, analisi dell'informazione data
2) un'indagine su quello che viene recepito dall'interlocutore, che è proporzionale al nostro livello di apprendimento del contenuto del messaggio stesso, analisi dell'informazione di ritorno che amplifica e definisce l'originale migliorandola…
Ogni forma di comunicazione è bidirezionale questo vuol dire che quando si insegna ne otterremo beneficio captando le risposte dell’allievo che sono a loro volta altre informazioni che sviluppano lo stimolo.
Certo non si può iniziare il percorso dall’insegnamento ma si può impostare la comunicazione chiedendo assistenza….ogni volta che chiedete state dichiarando le vostre necessità che sono un patrimonio informativo per chi vi vorrà aiutare o avere uno spunto per condividere….
D’altro canto se un principiante facesse di testa propria ( con le sue conoscenze) tenderebbe a fare sempre le stesse cose ripetendosi ed affaticandosi senza un apporto di novità che “l’altro” potrebbe in ogni caso segnalare, vedendo le cose da un’altro punto di vista, per poter vedere meglio bisogna guardare da tutti i possibili punti di vista.
Marco Nescatelli
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